Tuesday, January 27, 2015

Melquisedec

2Foi a ele que Abraão entregou o dízimo de tudo. E o seu nome significa, em primeiro lugar, 'Rei de Justiça' e, depois: 'Rei de Salém', o que quer dizer, 'Rei da Paz'. 3Sem pai, sem móe, sem genealogia, sem início de dias, nem fim de vida! É assim que ele se assemelha ao Filho de Deus e permanece sacerdote para sempre.

...

1Palavra do Senhor ao meu Senhor:* 'Assenta-te ao lado meu direito até que eu ponha os inimigos teus* como escabelo por debaixo de teus pés!' R. 2O Senhor estenderá desde Sião vosso cetro de poder, pois Ele diz:* 'Domina com vigor teus inimigosR 3tu és príncipe desde o dia em que nasceste na glória e esplendor da santidade,* como o orvalho, antes da aurora, eu te gerei!' R. 4Jurou o Senhor e manterá sua palavra: 'Tu és sacerdote eternamente,* segundo a ordem do rei Melquisedec!'

Tuesday, January 20, 2015

La realidad

La realidad es superior a la idea

Source :18.01.2015 - Pope Francis takes part in a Meeting with Youth, with young people giving testimonials about their lives and different stages of life.

Monday, January 12, 2015

Profetas

1Muitas vezes e de muitos modos falou Deus outrora aos nossos pais, pelos profetas 2nestes dias, que são os últimos, ele nos falou por meio do Filho,

3Pois isto é amar a Deus: observar os seus mandamentos. E os seus mandamentos não são pesados, 4pois todo o que nasceu de Deus vence o mundo. E esta é a vitória que venceu o mundo: a nossa fé.

Senhor

8Meus pensamentos não são como os vossos pensamentos e vossos caminhos não são como os meus caminhos, diz o Senhor. 9Estão meus caminhos tão acima dos vossos caminhos e meus pensamentos acima dos vossos pensamentos, quanto está o céu acima da terra. 10Assim como a chuva e a neve descem do céu e para lá não voltam mais, mas vêm irrigar e fecundar a terra, e fazê-la germinar e dar semente, para o plantio e para a alimentação, 11assim a palavra que sair de minha boca: não voltará para mim vazia antes, realizará tudo que for de minha vontade e produzirá os efeitos que pretendi, ao enviá-la.

Sunday, January 11, 2015

Igualdade

'De fato, estou compreendendo que Deus não faz distinção entre as pessoas. 35Pelo contrário, ele aceita quem o teme e pratica a justiça, qualquer que seja a nação a que pertença.

Thursday, January 8, 2015

3Pois isto é amar a Deus: observar os seus mandamentos. E os seus mandamentos não são pesados, 4pois todo o que nasceu de Deus vence o mundo. E esta é a vitória que venceu o mundo: a nossa fé.

Amor

19Quanto a nós, amemos Deus porque ele nos amou primeiro. 20Se alguém disser: 'Amo a Deus', mas entretanto odeia o seu irmão, é um mentiroso pois quem não ama o seu irmão, a quem vê, não poderá amar a Deus, a quem não vê. 21E este é o mandamento que dele recebemos: aquele que ama a Deus, ame também o seu irmão.

Tuesday, January 6, 2015

Presente do Pai

3,1Vede que grande presente de amor o Pai nos deu: de sermos chamados filhos de Deus!

Monday, January 5, 2015

Angelus, 1° gennaio 2015, Solennità di Maria SS.ma Madre di Dio

Di liberazione «per riscattare coloro che erano sotto la legge» (v. 5); e il riscatto avvenne con la morte di Cristo sulla croce. Ma soprattutto di rigenerazione: «perché ricevessimo l’adozione a figli» (v. 5).

... E ricordate bene: la pace è possibile! E alla radice della pace, sempre c’è la preghiera. Preghiamo per la pace.

Sunday, January 4, 2015

Bênção

Ao abençoar os filhos de Israel, dizei-lhes: 24O Senhor te abençoe e te guarde! 25O Senhor faça brilhar sobre ti a sua face, e se compadeça de ti! 26O Senhor volte para ti o seu rosto e te dê a paz! 27Assim invocarão o meu nome sobre os filhos de Israel, e eu os abençoarei'.

Celebrazione dei Vespri e Te Deum di ringraziamento per l'anno trascorso (31 dicembre 2014)

La Parola di Dio ci introduce oggi, in modo speciale, nel significato del tempo, nel capire che il tempo non è una realtà estranea a Dio, semplicemente perché Egli ha voluto rivelarsi e salvarci nella storia, nel tempo. Il significato del tempo, la temporalità, è l'atmosfera dell'epifania di Dio, ossia della manifestazione del mistero di Dio e del Suo amore concreto. Infatti, il tempo è il messaggero di Dio, come diceva San Pietro Favre...

Noi eravamo figli, ma siamo diventati schiavi, seguendo la voce del Maligno....  com’è il nostro modo di vivere? Viviamo da figli o viviamo da schiavi? Viviamo da persone battezzate in Cristo, unte dallo Spirito, riscattate, libere? Oppure viviamo secondo la logica mondana, corrotta, facendo quello che il diavolo ci fa credere sia il nostro interesse? Esiste sempre nel nostro cammino esistenziale una tendenza a resistere alla liberazione; abbiamo paura della libertà e, paradossalmente, preferiamo più o meno inconsapevolmente la schiavitù. La libertà ci spaventa perché ci pone davanti al tempo e di fronte alla nostra responsabilità di viverlo bene. La schiavitù, invece, riduce il tempo a "momento" e così ci sentiamo più sicuri, e cioè ci fa vivere momenti slegati dal loro passato e dal nostro futuro.

Diceva qualche giorno fa un grande artista italiano che per il Signore fu più facile togliere gli israeliti dall'Egitto che togliere l'Egitto dal cuore degli israeliti. Erano stati, “sì”, liberati “materialmente” dalla schiavitù, ma durante la marcia nel deserto con le varie difficoltà e con la fame cominciarono allora a provare nostalgia per l'Egitto e ricordavano quando "mangiavano ... cipolle e aglio" (cfr Nm 11,5); ma si dimenticavano però che ne mangiavano al tavolo della schiavitù. Nel nostro cuore si annida la nostalgia della schiavitù, perché apparentemente più rassicurante, più della libertà, che è molto più rischiosa.

... Dunque domandiamoci: in questa città, in questa Comunità ecclesiale, siamo liberi o siamo schiavi, siamo sale e luce? Siamo lievito? Oppure siamo spenti, insipidi, ostili, sfiduciati, irrilevanti e stanchi?... costruire una città più giusta e solidale, dove i poveri, i deboli e gli emarginati siano al centro delle nostre preoccupazioni e del nostro agire quotidiano. È necessario un grande e quotidiano atteggiamento di libertà cristiana per avere il coraggio di proclamare, nella nostra Città, che occorre difendere i poveri, e non difendersi dai poveri, che occorre servire i deboli e non servirsi dei deboli!...  L'insegnamento di un semplice diacono romano ci può aiutare. Quando chiesero a San Lorenzo di portare e mostrare i tesori della Chiesa, portò semplicemente alcuni poveri. Quando in una città i poveri e i deboli sono curati, soccorsi e aiutati a promuoversi nella società, essi si rivelano il tesoro della Chiesa e un tesoro nella società. Invece, quando una società ignora i poveri, li perseguita, li criminalizza, li costringe a “mafiarsi”, quella società si impoverisce fino alla miseria, perde la libertà e preferisce "l'aglio e le cipolle" della schiavitù, della schiavitù del suo egoismo, della schiavitù della sua pusillanimità e quella società cessa di essere cristiana.

http://w2.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2014/documents/papa-francesco_20141231_te-deum.html